Ora il Rent to buy è più chiaro, l’Agenzia delle Entrate chiarisce le regole
L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare che fa un quadro completo dell’aspetto fiscale del Rent to Buy o affitto conto vendita, a seguito D.L. 12 settembre 2014, n.133, detto “sblocca Italia” .
Nella circolare n. 4 del 19 febbraio 2015 l ‘Ade li chiama contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili. La nuova tipologia contrattuale introdotta con l’articolo 23 del D.L. 133, chiarisce la relazione illustrativa alla norma in commento, “è a ‘maglie larghe’ per consentire all’autonomia privata di meglio modulare il contenuto del contratto in funzione delle specifiche esigenze e nell’ottica del miglior soddisfacimento degli interessidi entrambe le parti”.
Si tratta di contratti, diversi dalla locazione finanziaria, che prevedono l’immediato uso di un immobile,sia strumentale che abitativo, con diritto per il conduttore di acquistarlo entro un termine prefissato scontando una parte di canone come anticipo sull’acquisto.
In pratica si concorda un importo mensile di cui una parte varrà come canone di affitto e un’altra come rata dell’acquisto dell’immobile.
Non esiste obbligo per entrambe le parti del contratto al trasferimento della proprietà dell’immobile, ma è presente un diritto di acquisto attribuito ad una sola delle parti (il conduttore) che, qualora esercitato, obbliga la controparte (il locatore-proprietario) a cedere l’immobile.
Lascia un commento