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Home Sharing: diffusione e tassazione

Con la possibile introduzione della cedolare del 21% sugli affitti di breve durata, torna di grande attualità il tema dell’home sharing.

A tal proposito si dice spesso che nessun posto è come casa, ma quando ci si deve allontanare per periodi più o meno lunghi, la scelta migliore è trovare un alloggio che faccia sentire il meno possibile la sua mancanza.

Da una ricerca condotta dal Monitor Allianz Global Assistance in collaborazione con l’istituto di ricerca Nexplora emerge che questa soluzione è rappresentata proprio dal servizio di “home sharing”, il fenomeno dell’affitto per brevi periodi di case o camere di privati cittadini: il 48% degli italiani dichiara infatti di aver già utilizzato o di voler utilizzare in futuro questo servizio. Per il 26% di loro questa soluzione è addirittura preferibile rispetto alle tradizionali strutture ricettive come alberghi o pensioni; negli ultimi tempi, grazie a siti specializzati in questo tipo di offerte, il servizio ha acquisito una fama notevole: alla domanda “Conosci il servizio di home sharing?”, solo il 30% degli intervistati ha risposto in modo negativo.

Un fenomeno fortemente legato alle diverse fasce d’età: hanno già usufruito del servizio o contano di farlo in futuro il 52% dei giovani compresi fra i 25 e i 34 anni, contro il 34% degli over 65. Tra gli aspetti più apprezzati di questo tipo di alloggio vi è sicuramente il fattore economico, indicato dal 75% degli intervistati, che considera gli alloggi con la formula home sharing più economici rispetto alle tradizionali strutture ricettive. Molti di essi optano però per la doppia preferenza, scegliendo anche la sensazione di familiarità casalinga (32%) e la comodità offerta da questo tipo di sistemazione (23%).

Per quanto riguarda la destinazione, dalla ricerca è emerso che il 57% degli intervistati sceglierebbe questo tipo di strutture per una meta europea, contro il 36% che le utilizzerebbe per un viaggio in Italia e solo il 7% per viaggiare fuori dall’Europa. In particolare, i baresi si sono detti più curiosi di usufruire del servizio nell’ambito di un viaggio in Italia (49%) seguiti dai milanesi (38%) e dai romani (37%), mentre i bolognesi (83%), i padovani (69%) e i napoletani (62%) opterebbero per un viaggio fuori dall’Italia.

home sharing

Nonostante la notorietà del servizio, solo il 35% degli intervistati si è detto consapevole dell’assenza di copertura assicurativa nel servizio di home sharing, ma il 62%, dovendo alloggiare presso questo tipo di struttura, acquisterebbe un’assicurazione viaggio: il 27% utilizzando il canale online, il 19% passerebbe attraverso l’agenzia assicurativa, mentre il 16% dall’agenzia di viaggi.

[comunicato stampa Allianz Global Assistance ]

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Home Sharing: diffusione e tassazione ultima modifica: 2017-05-12T19:29:43+02:00 da admin-Salvatore

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